BIOLOGO NUTRIZIONISTA

F.A.Q.

Chi è il nutrizionista?

Il nutrizionista è un biologo che esercita la sua attività professionale nel campo della prevenzione e del trattamento delle patologie legate ad una scorretta alimentazione. Il nutrizionista di conseguenza è laureato in biologia, abilitato all'esercizio della professione previo superamento dell'Esame di Stato, e infine iscritto all'Ordine Nazionale dei Biologi.
 
 

Esiste una normativa inerente la professione di biologo nutrizionista?

Sì. Esiste una specifica normativa inerente l'esercizio della professione di biologo e in particolare in riferimento all'attività di nutrizionista.
- L'art. 3 della legge 396/1967 afferma testualmente che formano oggetto della professione di biologo le attività di "...valutazione dei bisogni nutritivi ed energetici dell'uomo...".
- Il DM 362/1993 attribuisce ai biologi la "...determinazione della dieta ottimale individuale in relazione ad accertate condizioni fisio-patologiche".
- Il Consiglio di Stato con la sentenza 6394/2005 ha affermato che le competenze del biologo in campo nutrizionale afferiscono ad una serie di atti e attività, fra le quali "la prescrizione di diete, sia in funzione dei fabbisogni nutritivi sia in funzione delle intolleranze alimentari", "l'elaborazione di diete destinate sia a soggetti sani sia a soggetti a cui è stata diagnosticata una patologia", "la prescrizione di integratori/supplementi alimentari e altri prodotti dietetici di libera vendita" (Parere Consiglio Sup. Sanità del 15/12/2009), concludendo poi che "il biologo può autonomamente elaborare profili nutrizionali al fine di proporre alla persona che ne fa richiesta un miglioramento del proprio benessere finalizzato ad un miglioramento del proprio stato di salute".
 
 

Chi può formulare diete secondo la normativa vigente?

Secondo la normativa vigente solo tre figure professionali sono abilitate all'elaborazione di piani dietetici: il medico chirurgo, il biologo e il dietista. Coloro che non svolgono una di queste professioni non possono nella loro attività elaborare piani dietetici. È quindi sconsigliabile affidarsi a persone che non esercitano una delle professioni sopracitate quali, esclusivamente a titolo di esempio, naturopati, operatori olistici, personal trainer etc...
 
 

Come faccio a sapere se il nutrizionista che mi segue (o che voglio contattare) è realmente un biologo oppure svolge l'attività in maniera abusiva?

Per sapere se il nutrizionista che volete contattare svolge regolarmente la sua attività è sufficiente andare a  questa pagina  dell'Ordine Nazionale dei Biologi e inserire il nome negli appositi spazi. Se il nutrizionista risulta regolarmente iscritto compariranno i suoi dati.
 
 

Le spese sostenute sono detraibili fiscalmente?

Sì. Le spese sostenute per visite nutrizionali, con rilascio di diete eseguite da biologi, rientrano tra le spese sanitarie che danno diritto alla detrazione Irpef (articolo 15, comma 1, lettera c, TUIR). Inoltre, a seguito di circolare dell'Agenzia dell'Entrate n. 11/E del 21/5/2014, paragrafo 2.2, ai fini di detraibilità non è necessaria la prescrizione medica.
 
 

Per chi è indicato un trattamento dietetico?

Il trattamento dietetico è indicato in numerose condizioni, sia fisiologiche che patologiche. Tra gli stati fisiologici si possono citare bambini e adolescenti, anziani, donne in gravidanza, allattamento e menopausa, sportivi. Numerose sono invece le condizioni patologiche nelle quali è indicato un trattamento dietetico; tra le più comuni sottopeso, sovrappeso e obesità, dislipidemie (ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia), iperglicemia, iperinsulinemia e diabete, iperuricemia, ipertensione arteriosa, patologie gastroenteriche ed epatiche, allergie, patologie della tiroide e osteoporosi.
 
 

In cosa consiste l'esame antropometrico e plicometrico?

L'esame antropometrico consiste nella rilevazione di alcune misure quali altezza, peso totale e circonferenze di diversi distretti corporei quali ad esempio vita, braccio, torace. Per effettuare questo esame si utilizzano strumenti quali altimetro, bilancia e metro.
L'esame plicometrico consiste nella valutazione dello spessore del tessuto adiposo sottocutaneo attraverso la rilevazione di specifiche pliche cutanee. Per effettuare questo esame si utilizza uno strumento specifico chiamato plicometro.
Sia le misurazioni antropometriche che plicometriche vengono utilizzate per calcolare la composizione corporea e il metabolismo basale del paziente. Queste informazioni sono indispensabili per l'elaborazione del piano dietetico personalizzato.
 
 

Devo assumere integratori o prodotti pubblicizzati come dimagranti per riuscire a dimagrire?

No. Il dimagrimento non deve essere legato all'utilizzo di prodotti dimagranti o integratori. Il dimagrimento e il raggiungimento del peso corretto devono essere raggiunti attraverso un percorso dietetico e attraverso una cambiamento dello stile di vita che porti a eliminare, o almeno ridurre, i comportamenti sbagliati favorendo quelli corretti. Solo in questo modo si riuscirà a dimagrire e mantenere nel tempo il peso raggiunto, evitando l'effetto yo-yo, ossia il ciclico aumento e riduzione di peso.
 
 

Bisogna eliminare i carboidrati per dimagrire?

No. E' una falsa credenza quella secondo la quale per dimagrire bisogna eliminare i carboidrati. Il comportamento corretto prevede di assumere nelle giuste percentuali i carboidrati, sia complessi che semplici. I dolci, seppur in quantità ridotte sono comunque assumibili durante un percorso dietetico.
 
 

Cosa sono le intolleranze alimentari?

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse, non di natura allergica, che possono essere generate a seguito di ingestione di alcuni alimenti in persone ad essi sensibili. È bene però sottolineare come ad oggi le reali e diagnosticabili intolleranze sono molto poche (ad esempio l'intolleranza al lattosio); per questo motivo è bene non lasciarsi influenzare dagli spot pubblicitari e evitare di eseguire test “pseudodiagnostici”. Questi test vengono eccessivamente pubblicizzati ma non sono ritenuti affidabili dalla medicina ufficiale in quanto non garantiscono una ripetibilità dei risultati.